2022 – ANDAMENTO TEMPORALE DEL CONSUMO DI ANTIMICROBICI IN SVEZZAMENTI DEL NORD ITALIA NEL 2016-2019
Parole chiave: sito 2, consumo di antimicrobici, antimicrobici critici
Lo svezzamento è generalmente la fase della produzione suinicola in cui il consumo di antimicrobici è maggiore, essendo tra i momenti più a rischio per l’insorgenza di infezioni. Scopo del lavoro è quello di indagare l’andamento temporale dei consumi in suini svezzati, con particolare attenzione ai farmaci critici. Lo studio ha coinvolto 84 partite prodotte tra il 2016 ed il 2019 in 5 allevamenti del Nord Italia. Il consumo di antimicrobici è stato stimato in base ai dati forniti dagli allevatori, secondo lo standard Defined Daily Dose Animal for Italy (DDDAit), considerando come critici i principi appartenenti alla categoria B EMA. In media, il consumo totale è risultato elevato (201 DDD/capo; 95%IC: 186–216), ma con una significativa diminuzione nel corso degli anni esaminati. In particolare, l’impiego di molecole critiche ha subito una riduzione estremamente marcata fino quasi ad azzerarsi nel 2019, risultato da imputarsi principalmente all’abbandono dell’uso della colistina. A livello stagionale, si osservano consumi più cospicui nelle partite il cui ciclo inizia in primavera-estate, pattern che dovrà essere meglio indagato in futuro con l’ausilio di dati epidemiologici. In generale, nonostante si confermi l’elevato utilizzo di antimicrobici in svezzamento, un dato incoraggiante è rappresentato dalla progressiva riduzione dei consumi, trend che dovrà essere confermato per il futuro ed ulteriormente indagato aumentando il numero di partite e allevamenti esaminati.