2017 – VALUTAZIONE DELLA MIC (MINIMUM INHIBITORY CONCENTRATION) DI CEPPI DI MYCOPLASMA HYOPNEUMONIAE E MYCOPLASMA HYORHINIS ISOLATI NEL SETTORE SUINICOLO ITALIANO
Parole chiave: MIC (Minimum Inhibitory Concentration), Mycoplasma hyopneumoniae, Mycoplasma hyorhinis
I micoplasmi sono piccoli microrganismi privi di parete cellulare, considerati “fastidious” nella coltivazione in vitro, nel settore suinicolo il Mycoplasma hyopneumoniae è riconosciuto da tempo come l’agente della polmonite enzootica suina, ma recentemente si sta rivalutando anche il possibile ruolo patogeno del Mycoplasma hyorhinis. Il controllo di questi patogeni può avvenire tramite pratiche di profilassi indiretta (vaccinazione) o tramite l’utilizzo di antibiotici per il contenimento della patologia e per garantire il benessere animale. Recentemente la UE richiede al settore zootecnico una razionalizzazione dell’uso degli antibiotici e in particolare di quelli considerati criticamente importanti per l’uomo, inoltre si raccomanda che la scelta dell’antibiotico da utilizzare sia corredato da dati laboratoristici di farmaco-suscettibilità al fine di utilizzare molecole la cui efficacia sia garantita per lo meno da studi in vitro. Nel presente contributo si riportano i risultati di uno studio di MIC per un pannello di 10 antibiotici (doxiciclina, enrofloxacina, eritromicina, florfenicolo, lincomicina, ossitetraciclina, spiramicina, tiamulina, tilmicosina e tilosina) di 22 ceppi di M. hyorhinis e 9 ceppi di M. hyopneumoniae isolati da polmoni di suini da ingrasso nel territorio nazionale (2012-2016) con forma respiratoria ascrivibile a micoplasmosi.
