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2017 – ENCEFALOMIOCARDITE IN UN ALLEVAMENTO DA RIPRODUZIONE: FORMA RIPRODUTTIVA E MORTALITÀ IN SCROFETTE


LAZZARO M., GIACOMINI E., SCALI F., SALOGNI C., GIOVANNINI S., PIZZONI G., GRAZIOLI S., GIBELLI L., NIGRELLI A., ALBORALI G.L.

Lo scopo del report è descrivere un episodio di Encefalomiocardite che ha coinvolto le scrofette da rimonta e le scrofe nella fase finale di gestazione causando rispettivamente mortalità e turbe riproduttive.
La malattia, diffusa in tutto il mondo, è causata da un Cardiovirus (EMCV) e colpisce mammiferi, uccelli e roditori. Nel suino sono descritte due principali forme sintomatiche: morte improvvisa per miocardite acuta nei soggetti giovani e disturbi riproduttivi nella scrofa gestante (Koenen, 1999).
In Italia i casi più gravi, con elevata mortalità, sono stati descritti nei suinetti mentre nei suini all’ingrasso solo sporadica mortalità o infezioni asintomatiche (Maurice et al, 2005). I roditori sono considerati ospiti naturali del virus (Koenen, 1999) ed il maggiore fattore di rischio per l’allevamento suino, dove le infezioni più severe avvengono attraverso l’ingestione di cibo contaminato da feci o urine di roditori infetti o con l’ingestione delle loro carcasse (Margot and Bakkali-kassimi, 2012).
I suini rappresentano un potenziale reservoir per EMCV, tuttavia, la rilevanza della trasmissione diretta tra suini è stata chiarita solo recentemente: la diffusione tra box, attraverso la trasmissione orizzontale, è poco probabile poiché richiede uno stretto contatto tra soggetti, cosa direttamente legata alle condizioni di management aziendale (Maurice et al., 2016).
Nei suini EMCV solitamente induce miocardite focale con morte improvvisa dei soggetti colpiti. La miocardite è caratterizzata da infiammazione cardiaca e necrosi dei cardiomiociti. In alcuni casi sono stati osservati altri sintomi come: anoressia, apatia, paralisi e dispnea (Margot and Bakkali-kassimi, 2012). Nei suini, il cuore è il principale organo bersaglio, tuttavia EMCV può essere isolato anche da: cervello, milza, intestino, pancreas, fegato, reni, cuore, polmoni e linfonodi (Margot and Bakkali-kassimi, 2012).
I suini sensibili sviluppano una grave miocardite che li porta a morte, quelli più resistenti sviluppano una miocardite più lieve che può rimanere asintomatica. Non sono state segnalate lesioni cardiache nelle scrofe con problemi riproduttivi ne tanto meno nei loro suinetti. Tuttavia, la patogenicità di EMCV nelle varie specie animali è risultata essere ceppo-dipendente (Margot and Bakkali-kassimi, 2012).
Nelle autopsie si trova accumulo eccessivo di essudato nelle cavità toracica ed addominale, mentre i cuori presentano aree focali di necrosi soprattutto nel ventricolo destro (con scolorimento irregolare di colore bianco grigiastro)(Koenen, 1999). Il virus può essere rilevato nel miocardio, anche quando le lesioni del miocardio sono piccole o assenti. L’analisi istologica dei cuori di suino rivela miocardite associato con l’infiltrazione e l’accumulo diffuso o localizzato di cellule mononucleate, congestione vascolare, edema e infarto, degenerazione della fibra, con necrosi. Nel cervello, la congestione è accompagnata da meningite, infiltrazione perivascolare di cellule mononucleate e degenerazione neuronale (Margot and Bakkali-kassimi, 2012).

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