2013 – INDAGINE SULLO STATO SANITARIO DI ALLEVAMENTI UMBRI OUTDOOR ATTRAVERSO MONITORAGGIO SIEROLOGICO
Parole chiave: stato sanitario, allevamento suino outdoor
La suinicoltura in Umbria ricopre un ruolo particolarmente rilevante nell’ambito del comparto zootecnico regionale, sia per l’elevata incidenza sulla produzione lorda vendibile (PLV), sia per la tradizione storica di questo tipo di allevamento, testimoniata da numerosi prodotti in ambito regionale e dalle numerose imprese operanti nel settore della trasformazione della carne suina. Si comprende pertanto come, in questo contesto, possano suscitare notevole interesse tipologie di allevamento alternative come l’allevamento suinicolo all’aperto, caratterizzato da basso impatto ambientale e basso impiego di capitali, adatto anche ad aree montane e marginali, con capacità di produrre a costi competitivi carni di alta qualità.
Scopo di questo lavoro è stato quello di verificare lo stato sanitario degli allevamenti umbri outdoor attraverso un monitoraggio sierologico che considerasse le più importanti infezioni dell’allevamento suino.
88 sieri appartenenti a 23 allevamenti sono stati saggiati per Peste Suina Classica (PSC), Malattia Vescicolare Suina (MVS), Brucellosi, Toxoplasmosi, Virus della Pseudorabbia (PRv), presenza di anticorpi vaccinali al PRv, Porcine Reproductive Respiratory Sindrome Virus (PRRSV), Porcine Circovirus di tipo β (PCVβ), Swine Inlfuenza Virus (SIV) e Clamidiosi. I risultati dimostrano sieronegatività per PSC, MVS, Brucella spp. in tutte le aziende saggiate. Il 65% degli allevamenti controllati sono risultati positivi per PCV2 e Toxoplasmosi, il 13% per SIV, il 35% per PRRS, il 4% per Chlamydia spp., il 17% per PRv. Il 43% degli allevamenti è vaccinato per PRv.