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2010 – ANALISI DEI RITORNI NELLA SCROFA: STUDI PRELIMINARI


MAZZONI C., TONON F., BORRI E. , RAFFI V., SCOLLO A., BONILAURI P.

Parole chiave: Ritorni irregolari, Mortalità embrionale, Aborti

Il mantenimento e la prosecuzione della gravidanza nella scrofa, passano attraverso l’emissione, da parte dell’embrione, di un doppio segnale ormonale. La mancata produzione di tali segnali può permetterci di comprendere il motivo della variabilità dei ritorni in estro che, nella scrofa, possiamo raggruppare in tre classi: Ciclici di primo tipo (fra i 18 ed i 23 giorni), Aciclici (fra i 24 ed i 38 giorni) e Ciclici di secondo tipo (fra i 39 ed i 44 giorni).
Nel presente lavoro vengono analizzati i dati riproduttivi del 2008 e 2009 di due aziende della pianura padana, confrontando fra loro le varie classi di ritorno. Particolare attenzione viene riservata ai Ritorni Aciclici, divisi a loro volta in Aciclici di primo e secondo tipo, in base al passaggio dalla vita embrionale a quella fetale. Nei risultati si evidenzia una minore stabilità della gravidanza durante la fase embrionale in rapporto a quella fetale.
L’importanza di studiare e capire meglio questi meccanismi, potrebbe permetterci di trovare soluzioni efficaci per contenere la mortalità embrionale in una fase molto delicata della gestazione, soprattutto da quando, a seguito dell’applicazione della norma per la protezione dei suini, corre la necessità di imbrancare tanto le scrofe, quanto le scrofette, alla quarta settimana di gestazione.

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