2014 – UN EPISODIO DI INTOSSICAZIONE DA IONOFORI (MADURAMICINA E SALINOMICINA) IN RIPRODUTTORI IN GRAVIDANZA E LATTAZIONE
Parole chiave: ionofori, gravidanza, lattazione, intossicazione, miocardio, CPK
Tra Marzo ed Aprile 2013, in un’azienda di 1150 scrofe, si sono verificati due distinti episodi di elevata mortalità che hanno coinvolto 98 scrofe in lattazione su 180 (mortalità 54,4%) e 17 tra scrofette e scrofe gravide e due verretti, su 26 soggetti in totale (mortalità 65%). Le scrofe in lattazione erano state alimentate per 8 giorni con 3 lotti differenti di mangime da lattazione. Le scrofette e scrofe gravide ed i verretti erano stati alimentati per 5 giorni con un lotto di mangime da gravidanza. I segni clinici includevano parziale rifiuto del mangime (fase finale di intossicazione), anoressia, stress respiratorio, letargia, atassia, decubito, mortalità improvvisa. I 3 lotti di mangime da lattazione rivelavano livelli di maduramicina e salinomicina tra i 7-25 ed i 2-42 mg/kg rispettivamente. Il lotto di mangime da gravidanza rivelava maduramicina tra i 17 ed i 20 mg/kg. Una fonte non intenzionale di ionofori nei mangimi animali può essere rappresentata da contaminazione crociata nel passaggio tra una produzione di mangiMe ad un’altra o erronea incorporazione in mangime per animali non destinati al trattamento. Gli animali sono vulnerabili ai possibili danni da ionofori a causa della loro bassa soglia di sicurezza. Gli organi più vulnerabili a danni da ionofori sono rappresentati da cuore e muscolo scheletrico in tutte le specie studiate. Le segnalazioni di intossicazioni da ionofori nel suino sono scarse in comparazione a quelle nel pollo e nel bovino.
