2014 – VALUTAZIONE DELL’INFLUENZA DEI FATTORI DI RISCHIO LEGATI AL MANAGEMENT E ALLA STRUTTURA AZIENDALE SULLA PREVALENZA DELL’ASCARIDIOSI SUINA IN PIEMONTE
Parole chiave: Ascaris suum, epatite parassitaria, fattori di rischio
L’ascaridiosi è una parassitosi che condiziona più o meno indirettamente l’efficienza e la produttività delle aziende suinicole a livello mondiale. La ricerca ha previsto l’individuazione di fattori di rischio, legati alle caratteristiche strutturali e al management aziendale, associati alla presenza di “milk spot lesions” al macello. Dallo studio dei registri di macellazione dello stabilimento “Aimaretti spa”, sono state selezionate 24 aziende suinicole piemontesi in base al numero di sequestri per epatite parassitaria. Dall’analisi statistica emerge come l’ascaridiosi risulta essere ancora estremamente diffusa (23,1% nel 2011, 19,9% nel 2012), con prevalenze sostanzialmente sovrapponibili a quelle del 2005 (20,1%). I fattori di rischio quali, la pratica di “tutto pieno/tutto vuoto”, la disinfezione a fine ciclo, nonché l’utilizzo di antiparassitari non risultano significativi sulla riduzione della prevalenza di Ascaris suum in azienda. Al contrario, esiste una correlazione positiva statisticamente significativa (p<0,05) tra la pavimentazione piena o mista, il lavaggio con acqua fredda a fine ciclo produttivo, l’alimentazione con mangime e la positività per ascaridi. In conclusione, un sistema efficace per l’eradicazione dell’ascaridiosi deve prevedere un bilancio tra le potenziali perdite produttive legate alla patologia ed i costi previsti derivanti dall’attuazione di un sistema di profilassi completo che includa, oltre che un trattamento farmacologico mirato, anche adattamenti strutturali e della gestione aziendale.