2015 – EFFETTI DI FOTOPERIODI DI DIVERSA DURATA SU PARAMETRI PRODUTTIVI, COMPORTAMENTO, QUALITÀ DI CARNI E PROSCIUTTI DI SUINI PESANTI ITALIANI
Parole chiave: benessere animale, qualità dei prosciutti, suino pesante, fotoperiodo, qualità della carne
La presente prova ha coinvolto 40 suini, maschi castrati, ibridi commerciali destinati alla produzione del Prosciutto di Parma. Gli animali sono stati suddivisi in due gruppi omogenei di 20 suini ciascuno e allevati ino al peso medio di macellazione di 160kg. Per tutto il ciclo produttivo, il gruppo di controllo (C) ha ricevuto il fotoperiodo minimo richiesto dalla normativa comunitaria (8 ore di luce al giorno), mentre il gruppo L ha ricevuto 16 ore di luce al giorno. I suini L hanno mostrato un maggiore peso vivo e peso della carcassa rispetto ai C (P=0.005 e 0.007, rispettivamente). Inoltre, le cosce ottenute dal gruppo L erano significativamente più pesanti e il loro calo di peso durante la stagionatura era ridotto (P<0.01) rispetto al gruppo C. Nessuna differenza significativa è stata rilevata per quanto riguarda la qualità delle carni e dei prosciutti. I suini L hanno passato una porzione maggiore della fotofase stesi in posizione di riposo e hanno ridotto la sovra-esplorazione del box (P<0.01). I nostri risultati indicano che, garantendo un adeguato periodo di buio per il riposo degli animali, il prolungamento del fotoperiodo può avere effetti benefici sui parametri produttivi senza influire negativamente sul comportamento animale, sulle caratteristiche della carcassa o sulla qualità delle carni e dei prosciutti. Pertanto allevare suini in condizioni di semi-oscurità è da considerarsi una pratica priva di fondamento e contraria al benessere animale.