2017 – EFFETTI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI PROSTAGLANDINE NEL POST-PARTUM: RISULTATI PRELIMINARI SUI SEGNI CLINICI DELLA SCROFA
Parole Chiave: Scrofa, prostaglandine, segni clinici, post-partum
Le prostaglandine vengono largamente utilizzate per l’induzione al parto della scrofa e per la gestione del suo post-partum con effetti positivi sulla lattazione e sul parto successivo. Il presente studio preliminare illustra gli effetti clinici della somministrazione di prostaglandine nel postpartum in diverse categorie di scrofe, identificando quelle che beneficiano maggiormente del trattamento. Sono state monitorate durante il loro post-partum 75 scrofe: gruppo controllo (n = 37 scrofe, nessun trattamento farmacologico post-partum), e gruppo trattato con dinoprost (n = 38; 36 ore post-partum). Dopo tre giorni dal parto, tutte le scrofe sono state clinicamente visitate per temperatura rettale, frequenza respiratoria, ingestione alimentare, scoli vaginali, infiammazione della mammella, ed eiezione di latte. Per l’analisi dei risultati sono stati creati dei sottogruppi di scrofe in base a durata del parto, esplorazioni uterine, numero di nati morti, e trattamenti farmacologici aggiuntivi. La frequenza respiratoria è aumentata nel gruppo trattato con dinoprost, essendo un blando effetto collaterale già riportato in bibliografia. Tra le sottoclassi di scrofe trattate con dinoprost, quelle che presentavano un parto più lungo (> 3 ore) e alle quali erano stati somministrati trattamenti farmacologici aggiuntivi al parto sembrano ridurre l’infiammazione della mammella. Inoltre, quelle che avevano richiesto maggiori interventi esplorativi hanno ridotto gli scoli vaginali. Il presente studio suggerisce che il trattamento con dinoprost sia in grado di migliorare alcuni parametri clinici in classi di scrofe problematiche.
