2017 – EPIDEMIOLOGIA INTERSPECIFICA DELLE ANTIBIOTICORESISTENZE IN SUINICOLTURA: MRSA E SANITÀ PUBBLICA
Selezione delle antibiotico resistenze e MRSA
Nel corso degli anni, le batteriosi opportunistiche hanno progressivamente acquisito una rilevanza spesso inattesa nell’uomo e negli animali domestici; così, agenti già conosciuti hanno modificato le loro caratteristiche epidemiologiche, definendo riemergenze evolutive di patologie già note, mentre situazioni predisponenti e condizionanti hanno determinato nuove malattie da microrganismi in precedenza apatogeni.
Le motivazioni di questi eventi sono state, di volta in volta, riferibili alle nuove modalità di allevamento degli animali, alle variazioni ambientali legate conseguenti all’attività dell’uomo, ma anche ai cambiamenti nelle abitudini alimentari e agli scambi commerciali di animali e loro prodotti; quando è stato coinvolto l’uomo, effetti non trascurabili sono stati provocati anche da fenomeni sociali, come l’inurbamento o l’inquinamento, dalle nuove sindromi immunodepressive e dagli errori terapeutici che, sia nell’ambito veterinario, sia in quello della medicina umana, hanno selezionato varianti batteriche ad elevata resistenza nei confronti degli antibiotici più frequentemente utilizzati per gli interventi clinici routinari.
È questo il caso delle varianti della specie Staphylococcus aureus divenute progressivamente multi – resistenti agli antibiotici, e che perciò sono state catalogate con l’acronimo MRSA (Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus o Multidrug-Resistant Staphylococcus aureus); la definizione può essere estesa a tutti i ceppi di S. aureus che hanno sviluppato resistenza agli antibiotici beta-lattamici che comprendono, oltre alle penicilline naturali o semi-sintetiche, anche meticillina, dicloxacillina, nafcillina, oxacillina e le cefalosporine.
