2017 – MAL ROSSINO IN SUINETTI SOTTOSCROFA
Scopo del presente lavoro è la descrizione di un caso di mal “rossino” acuto verificatosi in suinetti di 20-25 giorni d’età appartenenti ad un allevamento a ciclo chiuso di 180 scrofe. Il mal “rossino” è una malattia infettiva che può decorrere in forma acuta, sub-acuta o cronica causata da Erysipelothrix rhusiopathiae, del quale ne esistono 28 sierotipi. Pur essendo il suino il bersaglio elettivo dell’infezione, generalmente causata dai sierotipi 1a, 1b e 2 (Opriessnig and Wood, 2012), questa presenta uno spettro d’ospite ampio potendo infettare altre 30 specie aviarie, 50 specie di mammiferi, numerose specie ittiche e l’uomo. E.rhusiopathiae è un batterio Gram positivo che cresce dopo 48 ore dalla semina di materiale patologico su terreni solidi a base di sangue o di siero. Pur essendo un germe aerobio facoltativo, alcuni ceppi crescono meglio in coltura se incubati in camere climatiche caratterizzate da atmosfera arricchita con 5-10% di CO2. Il suino si comporta come reservoir dell’infezione potendo albergare E.rhusiopathiae a livello di tonsille e cripte ghiandolari della valvola ileo-cecale, senza presentare sintomatologia ed eliminando il virus attraverso secreti oro-nasali e feci. Gli animali con forma clinica acuta eliminano il germe mediante feci, urine, saliva e secreti nasali. La contaminazione degli ambienti con materiale infetto presenta un fattore di rischio molto importante per il mantenimento e diffusione dell’infezione anche grazie all’elevata resistenza di E.rhusiopathiae nell’ambiente.