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2018 – QUANTI SUINI DEVO ESAMINARE? IL CALCOLO DELLA NUMEROSITÀ DEL CAMPIONE E L’INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI


FABIO OSTANELLO

Quando si devono prelevare dei campioni, ad esempio per diagnosticare una specifica malattia, raramente è possibile esaminare ogni singolo componente della popolazione: i fattori limitanti più frequenti sono in genere rappresentati dalle risorse disponibili (economiche, di tempo, di personale, di strutture diagnostiche, ecc.). L’esame di un campione, cioè di un numero ridotto di animali, consente di superare la maggior parte di questi problemi. Un campione è quindi un sottoinsieme di elementi estratti da una popolazione di interesse. Ne consegue che un campione è soltanto una parte, più o meno grande, dell’intera popolazione. Scegliere, cioè estrarre, un campione da una popolazione significa effettuare un campionamento. Il principale obiettivo di una indagine condotta su base campionaria è quello di raccogliere dati e informazioni che consentiranno di generalizzare, con un certo grado di incertezza, all’intera popolazione, le conclusioni ottenute dall’esame del campione. Questo processo di generalizzazione è detto inferenza (figura 1).
Quando si effettua una valutazione su base campionaria, è necessario tener presente che non si otterranno mai dei risultati del tutto affidabili, cioè applicabili con certezza all’intera popolazione da cui è stato estratto il campione. Ciò significa che il processo di inferenza è soggetto ad errore. Per valutare l’affidabilità di uno studio campionario è indispensabile tener conto di vari fattori, fra i quali i più importanti sono: i criteri di scelta della popolazione in esame, la numerosità ed il metodo con cui è stato selezionato il campione, il periodo di osservazione, i metodi adottati per identificare i casi di malattia, le tecniche di analisi, la precisione delle misure effettuate. In questa sede valuteremo solo gli aspetti relativi al calcolo della numerosità del campione, con particolare riferimento alla diagnosi delle malattie trasmissibili.
Se siete interessati agli aspetti matematici del problema, esistono molti buoni libri di statistica o di epidemiologia che vi possono fornire esaurienti spiegazioni relativamente alle formule utilizzate per il calcolo (vedi Bibliografia). Il mio scopo è invece quello consentire a chiunque di stabilire, in modo corretto, il numero di soggetti che devono essere estratti da una popolazione ed esaminati in modo da eseguire una stima di tipo campionario e valutare in maniera congrua i risultati. Per fare questo, esistono numerosi strumenti informatici gratuiti che, con un minimo di conoscenze, ci permettono di effettuare i calcoli necessari.

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