2021 – DOSI NUTRIZIONALI DI ZINCO MODULANO L’ESPRESSIONE GENICA DEI FATTORI DI VIRULENZA DI ESCHERICHIA COLI K88
Parole chiave: Escherichia coli K88, antibiotici, zinco
La minaccia rappresentata dall’antibiotico resistenza richiede l’utilizzo di metodi alternativi per gestire infezioni legate a patogeni come Escherichia coli K88, principale agente eziologico della diarrea post-svezzamento del suino. Lo zinco ossido è impiegato a livelli farmacologici per migliorare le performance e l’integrità intestinale allo svezzamento, tuttavia l’inquinamento ambientale derivante dal suo uso desta una crescente preoccupazione. Considerando i futuri requisiti legislativi, che impediranno l’uso dello zinco a scopo farmacologico, questo studio ha valutato l’attività inibente la crescita batterica di antibiotici convenzionali e varie forme di zinco, unitamente alla loro capacità di modulare la virulenza di E. coli K88. I risultati dimostrano come il ceppo testato di E. coli K88 sia resistente alla maggior parte degli antibiotici esaminati; tra le forme di zinco, solo ZnO, nano-ZnO, ZnSO4 e Zn-Met mostrano attività antimicrobica a 2000 ppm. ZnO, nano-ZnO, ZnSO4 e ZnCl2 hanno aumentato – a una dose di zinco equivalente pari a 65 ppm – l’espressione dei fattori di virulenza di E. coli K88. In conclusione, questo studio ha dimostrato che concentrazioni farmacologiche di varie forme di Zn possono esercitare un effetto antimicrobico solo a 2000 ppm, mentre il loro impiego a dosaggi nutrizionali comporta, in ogni modo, una modulazione significativa dei geni di virulenza di E. coli K88.