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2021 – INDAGINE PRELIMINARE SULLA PRESENZA DI ANTICORPI ANTI VIRUS DELL’EPATITE E (HEV) NEGLI EMOSIERI TESTICOLARI


DI BARTOLO I., DE SABATO L., CHELLI E., ALBORALI G.L., TONNI M., MONINI M., DE LUCIA A., OSTANELLO F.

Parole chiave: virus dell’epatite E, sierologia, suini, sorveglianza, emosieri testicolari

Il virus dell’epatite E (HEV) è un virus a RNA che causa, nell’uomo, un’epatite acuta generalmente autolimitante. I suini (domestici e selvatici) sono il principale reservoir. L’identificazione delle aziende infette è il presupposto principale per implementare dei programmi di sorveglianza per questa zoonosi, ormai considerata emergente, e per ridurre il rischio di introdurre prodotti contaminati nella filiera di produzione degli alimenti. L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di valutare il possibile uso degli emosieri testicolari ottenibili al momento della castrazione dei suinetti (processing fluids, PF) per la ricerca di anticorpi anti-HEV. Cinquantacinque campioni individuali appaiati di siero e PF sono stati prelevati da altrettanti suinetti appartenenti a 20 diverse nidiate e analizzati con un kit commerciale ELISA per la ricerca di anticorpi anti-HEV. Una correlazione positiva (rho=0,677; p<0,01) è stata evidenziata tra il rapporto signal-to-cut-off (S/Co) degli anticorpi anti-HEV nei campioni di siero e di PF. In tutte le nidiate era presente almeno 1 suinetto sieropositivo ma solo 13 (65%) sono risultate positive anche nei PF. Per valutare il possibile utilizzo di pool di PF e il limite di rilevabilità del test ELISA, sono stati creati pool artificiali miscelando emosieri individuali positivi con valore ELISA S/Co alto, medio, medio-basso e basso con a 3, 4, 5 e 6 campioni individuali negativi di PF. I risultati ottenuti suggeriscono che è ancora possibile identificare un pool positivo quando almeno un campione individuale di PF con medio (S/Co>2,5) o alto (S/Co>6) livello anticorpale è miscelato con 5 o 6 campioni individuali di PF negativi. Il rilevamento, nei PF, di anticorpi anti-HEV di origine materna indica una passata esposizione al virus delle scrofe. I PF potrebbero rappresentare uno strumento rapido, non-invasivo ed economico per identificare le aziende infette da HEV.

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