2021 – RIDURRE IL CONSUMO DI ANTIBIOTICO: RISULTATI DI UN PROGETTO PSR IN 30 AZIENDE DELL’EMILIA ROMAGNA NEL TRIENNIO 2016-2018
Parole chiave: antibioticoresistenza, antibiotico, colistina, HPCIA, linee guida
L’impiego imprudente dell’antibiotico in zootecnia è un fattore di rischio per la diffusione di cloni antibiotico-resistenti negli animali e nell’uomo. In questo studio vengono presentati gli andamenti di consumo di antibiotico dal 2016 al 2018 in 30 aziende suinicole dell’Emilia Romagna partecipanti ad un progetto (PSR n. 5005479) rivolto alla riduzione dell’uso di antibiotico. Durante il triennio sono state organizzate, per allevatori e veterinari, attività formative inerenti all’uso prudente dell’antibiotico ed è stato distribuito materiale informativo, tra cui le linee guida per l’uso prudente dell’antibiotico pubblicate dalla Regione Emilia Romagna. La somministrazione di antibiotico complessivo (DDDAit), si è ridotta in scrofe (-52.7%), suinetti svezzati (-42.4%) e ingrassi (-40.9%), mentre è lievemente aumentata nei lattonzoli (+9.9%). Il consumo di antibiotico critico (HPCIA) è stato ridotto considerevolmente in tutte le categorie: scrofe (-57.4%), lattonzoli (-22.8%), suinetti svezzati (-92.2%) e ingrassi (-92.9%). Tra i HPCIA, la riduzione più rilevante riguarda la colistina nei suinetti (-98.7%). I risultati mostrano la rilevanza che l’attività formativa può avere sulla riduzione dell’antibiotico in allevamento, in assenza di investimenti onerosi; tuttavia è importante sottolineare come l’intervento normativo emanato nel 2016 riguardante la revoca dell’AIC ai prodotti contenenti colistina in associazione, sia stato signi cativo per il raggiungimento dei risultati presentati.
