2022 – LO SCORING POLMONARE AL MACELLO NELLA REALTÀ DEL SUINO PESANTE ITALIANO.
Lo scoring polmonare al macello suinicolo è un attività che vede la luce in Europa negli anni 60 e che è stata già applicata, seppur sporadicamente in Italia, negli anni 80 ad opera del dr Pier Filippo Guadagnini.
È però alla fine degli anni 90 che IZSLER organizza un servizio di monitoraggio delle patologie respiratorie in sede di macellazione e al giorno d’oggi questa attività è diventata patrimonio di vari professionisti. Come è noto si possono compiere rilievi anche sulle patologie di altri settori anatomici, ma il monitoraggio più utile riguarda le forme respiratorie e secondariamente le ascaridiosi attraverso l’evidenza delle lesioni in sede epatica.
Le forme respiratorie indagabili sono la polmonite enzootica con le sue complicanze e la pleurite. Mentre le polmoniti di origine virale, le polisierositi da Haemophilus parasuis ed altre noxe sono molto difficilmente evidenziabili, se non con esami istopatologici od immuno-istochimici. Questo dipende anche dal momento in cui la patologia si innesca in allevamento: la polmonite enzootica di solito inizia intorno ai 150-180 giorni e prosegue la sua azione durante tutta la vita del suino, mentre l’infezione da Actinobacillus pleuropneumoniae può verificarsi in qualsiasi fase dell’allevamento.
L’esame istologico è in ogni caso il gold standard, ma questo tipo di ispezione al macello, in particolare rivolta alle lesioni respiratorie, non ha lo scopo di indagare analiticamente le cause, ma esprimere invece sinteticamente l’impatto dei patogeni respiratori sull’allevamento,
sia in senso qualitativo, seppur limitatamente a polmonite e pleurite, sia soprattutto in senso quantitativo.
