2023 – EPIDEMIOLOGIA ED EVOLUZIONE DI PCV-2: UN VECCHIO, NUOVO VIRUS
Parole chiave: PCV-2; Epidemiologia; Evoluzione
L’identificazione di Porcine circovirus 2 (PCV-2) risale ormai a diversi decenni fa e molti studi ne hanno dimostrato un’origine ben più antica. Nonostante ciò, l’aggettivo “emergente” è tuttora spesso associato a questo patogeno, non del tutto a torto. In virtù del suo elevato potenziale evolutivo, PCV-2 ha saputo “rinnovarsi” nel corso del tempo, ponendo sempre nuove sfide nella conoscenza della sua biologia ed epidemiologia, e quindi nel suo controllo. Il presente elaborato mira a riassumere brevemente le attuali conoscenze sulla variabilità virale e i determinanti che ne sono alla base. Caratteristiche proprie del virus e dei moderni sistemi di allevamento intensivo hanno infatti favorito negli anni l’alternarsi di diversi genotipi con caratteristiche biologiche in parte diverse.
Questo, oltre a complicare la classificazione di PCV-2 e lo studio della sua epidemiologia, ha posto e continua a porre nuovi interrogativi sull’efficacia delle strategie di controllo, vaccinazione in primis. Sebbene i dati a nostra disposizione depongano a favore di una sostanziale protezione clinica indotta dai vaccini in uso, quando correttamente applicati, il quadro complessivo è probabilmente ben più complesso. Le grandi, dense e interconnesse popolazioni animali tipiche dell’allevamento intensivo possono sostenere parimenti enormi popolazioni virali sulle quali, in presenza di un’immunità non sterilizzante, le spinte evolutive indotte dall’immunità naturale e potenzialmente dalla stessa immunità vaccinale possono agire determinando un quadro in continuo divenire. A ciò si associa la presenza di diverse nicchie ecologiche scarsamente o per nulla studiate, che potrebbero albergare nuove varianti o favorirne l’evoluzione in direzioni non prevedibili. Si rende quindi necessario un continuo e più approfondito studio dell’epidemiologia di PCV-2, nonché lo sviluppo di strumenti di controllo sempre più efficaci e cross-protettivi, in grado di limitare non solo la comparsa di segni clinici ma la replicazione virale stessa, frenando così la corsa evolutiva di questo virus.