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2023 – SINTOMI NEUROLOGICI IN SUINI POST-SVEZZAMENTO


DE LORENZI G., BARISELLI S., GHERPELLI Y., PUPILLO G., BORRI E., FRANCHI L., D’ANNUNZIO G., LUPPI A.

Le malattie del sistema nervoso centrale (SNC) nei suini si osservano di frequente e generalmente sono causate da malattie infettive. La streptococcosi in particolare rappresenta una delle più frequenti cause infettive in questa specie. Tuttavia, le cause che intervengono nel determinare forme neurologiche nel suino possono anche essere di altra natura: genetica, di origine congenita, carenziale o tossica. Generalmente i disturbi neurologici si manifestano con sintomi come atassia, incoordinazione, anormale andatura, paresi, paralisi, tremori, pedalamento, opistotono, convulsioni, nistagmo e morte. La raccolta delle informazioni anamnestiche e la valutazione clinica, solitamente accompagnate da indagine necroscopica ed appropriato campionamento per un’accurata diagnostica differenziale, sono i passaggi necessari per confermare l’eziologia specifica del processo patologico che stiamo osservando. Il campionamento, in particolare, dovrà prevedere la raccolta di campioni da suini nella fase acuta della malattia e non trattati con antibiotici. Tra le diverse indagini di laboratorio necessarie ad indirizzare correttamente la diagnosi, tra cui la batteriologia e le metodiche biomolecolari, è necessario predisporre un adeguato campionamento fissando i tessuti in formalina tamponata al 10%. In caso di sintomatologia nervosa il campionamento per indagini istopatologiche deve includere almeno il cervello, il cervelletto, il tronco encefalico e il midollo spinale. I quadri microscopici nel caso di forme neurologiche hanno grande potere discriminante, essendo in grado d’indirizzare la diagnosi sulla base dei pattern infiammatori o particolari aspetti degenerativi.
Scopo del presente lavoro è descrivere un caso clinico caratterizzato dalla comparsa di sintomi neurologici in suini di 35 giorni d’età verificatosi nel sito 2 di un’azienda multisito del nord Italia e di discutere le possibili diagnosi differenziali tenendo in considerazione anamnesi, decorso clinico e i dati di laboratorio. Questi ultimi hanno permesso di ricondurre la causa dell’insorgenza della forma clinica ad un fenomeno tossico, compatibile con intossicazione da cloruro di sodio o condizione di ipernatremia. L’aumento della pressione nelle tubature dell’acqua nei box in cui era comparsa la sintomatologia ha permesso la risoluzione della problematica sanitaria.

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